Il perdono della sintesi. Una lezione interminabilmente breve sul desiderio di non arrivare al punto
Il mondo ci chiede misura. La ragionevolezza e la funzionalità ci suggeriscono di continuo di essere concreti, equilibrati, sempre di qua dal limite. Eppure l’immaginazione letteraria vuole essere esuberante: se anche è consapevole di quale sia il punto, prima di raggiungerlo – e a volte invece di raggiungerlo – sceglie di vagabondare. Maestro della digressione, smisurato per vocazione e per istinto, Giordano Meacci dà forma a una lezione spudoratamente divagante raccontandoci quanto può essere bello – e perturbante e commovente – desiderare di non arrivare al punto.
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BOOK PRIDE